Solo un sostegno adeguato può fare la differenza

Il percorso di ricerca d’aiuto di una donna maltrattata è lungo e tormentato.  La paura invade la loro vita: paura di essere annientate, paura di perdere i figli, o comunque di separarsi da loro e di privarli del padre, paura del giudizio sociale.

Solo un sostegno adeguato può fare la differenza tra la schiavitù e la libertà, talvolta tra la vita e la morte.

La soglia di tolleranza della violenza è diversa per ciascuna donna.

Alcune di loro, prima di chiedere aiuto, fanno leva sulle risorse personali: continuano a sperare ostinatamente di poter cambiare il partner.

In seguito, ricorrono ai familiari, ai Servizi Sociali, alle Forze dell’Ordine Troppo spesso i parenti e le istituzioni minimizzano la violenza, colpevolizzando le donne, anche a causa dei molti stereotipi che circolano ancora nel nostro paese, che spesso ostacolano interventi appropriati e rendono ancora più difficile per chi la subisce, parlarne e chiedere aiuto.

Ho trovato nei racconti di queste donne anche tanta bellezza e coraggio e una capacità straordinaria di rinnovarsi e di resistere.

Il lavoro psicoterapeutico è un lavoro umanitario: con le donne maltrattate e abusate, ho agito proprio con l‘intento di restituire un po’ di “umanità chi le era stata tolta.

Creando una relazione di fiducia nella quale poter elaborare anche i traumi, orientandomi non soltanto su ciò che aveva inciso in loro la sofferenza, ma anche sulla loro particolare forza d’animo e resilienza.